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al testo di Carlo Betocchi
Ci che occorre un uomo
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* Ciò che occorre è un uomo non occorre la saggezza, ciò che occorre è un uomo in spirito e verità; non un paese, non le cose ciò che occorre è un uomo un passo sicuro e tanto salda la mano che porge, che tutti possano afferrarla, e camminare liberi e salvarsi. * Non è vero che hanno distrutto le case, non è vero: solo è vero in quel muro diruto l’avanzarsi del cielo a piene mani, a pieno petto, dove ignoti sognarono, o vivendo sognare credettero, quelli che son spariti… Ora spetta all’ombra spezzata il gioco d’altri tempi, sopra i muri, nell’alba assolata, imitarne gli incerti… e nel vuoto alla rondine che passa. * Un dolce pomeriggio d'inverno, dolce perché la luna non era piu che una cosa immutabile, non alba né tramonto, i miei pensieri svanirono come molte farfalle, nei giardini pieni di rose che vivono di là, fuori del mondo Come povere farfalle, come quelle . semplici di primavera che sugli orti volano innumerevoli gialle e bianche, ecco se ne andavan via leggiere e belle, ecco inseguivano i miei occhi assorti, sempre piu in alto volavano mai stanche. Tutte le forme diventavan farfalle intanto, non c'era piu una cosa ferma intorno a me, una tremolante luce d'un altro mondo invadeva quella valle dove io fuggivo, e con la sua voce eterna cantava l'angelo che a Te mi conduce.
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Alberto Castrini
- 16/11/2019 22:49:00
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Che dire? Lassaggio ti fa desiderare di approfondire. Finalmente una poesia diversa dalle mode. Evita astruserie fine a stesse. Una poesia che piace. Direi che ti mette in pace col mondo.
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Franca Colozzo
- 16/11/2019 10:43:00
[ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]
"Ciò che occorre è un uomo", non certo un fantoccio come in questi tempi bui di memoria, dincantesimi, di sogni... Occorre la forza di una mano, di un gesto, il tremore di una foglia che non si piega alla tempesta. Battiti di ali di farfalla siamo ed avanziamo ignari del tempo, dentro di noi o fuori di noi, ma immutabile, eterno. Svolazziamo incauti tra le nebbie tremolanti, ignari dellessere o del divenire, involucrati come siamo nel nostro guscio incerto. Ma al di là delle ombre delle cose, vere o da noi immaginate, proiettate nella caverna delle idee costruite dalla nostra mente limitata, un angelo ci tenderà la mano per condurci verso la vera luce.
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